Sunday, August 24, 2008

Villa di Capezzana, DOCG Carmignano 2000

On a night finally at home, we decided to relax with an incredable bottle of Carmignano wine by Tenuta di Capezzana, Villa di Capezzana Carmignano D.O.C.G, 2000. Before anything else I must explain the deliciousness of this wine... more than anything else it left hints of cinnamon both in smell and taste, and the bottle was finished quite fast. 80% Sangiovese and 20% Cab. Sauvignon, this wine is your typical Tuscan feast. So why is this one so good? In case you havent figured it out yet, the land has everything to do with it, and the land here is situated around Chianti and Montalcino. An intense ruby red color, with elgegant, distinguishable smells of fruits like black cherry, blueberry and blackberry and slightly spicy (like I said before of cinnamon and maybe cloves). First sip was slightly alcoholic but when it opened flavors of spices, balsamic, dark red fruits mixed well with the slightly mineral and tannicness of the wine. It was well structured, soft, dense and persistant. And at half the price of a Brunello it was even better!
Vote 89/100


Spesso quando si parla della Toscana ci si sofferma sui vini del Chianti, di Montalcino, di Montepulciano o della SuperTuscan area Bolgheri e si tralascia l'opera di aziende vitivinicole di aree importantissime come per esempio la DOCG Carmignano.
La DOCG Carmignano è molto piccola come estensione ed è compresa all'interno delle città di Prato, Empoli e Firenze; da disciplinare la zona dev'essere nelle parti collinari di Carmignano e Poggio Caiano in provincia di Prato. I vitigni più importanti sono il Sangiovese, il Cabernet Sauvignon e il Canaiolo. Una chicca fin dal 1700 esisteva un'uva chiamata francesca o francesa ed era in effetti il Cabernet. Il vino assaggiato era il Carmignano di Villa Capezzana prodotto da uve 80% Sangiovese e 20% Cabernet Sauvignon. Da colore rosso rubino con un elegante e distiguibile profumo di ciliegia matura, di mirtilli e more, leggermente speziato di cannella e forse chiodi di garofano. Al primo assaggio sembra molto alcolico ma subito dopo quando si apre il balsamico, le spezie, i frutti piccoli rossi esplodono con note minerali e tanniche per una chiusura di ottima persistenza gustolfattiva.
Un grande vino a metà prezzo di un comune Brunello.
Da non lasciarsi sfuggire.

Voto 89/100

Marques de Arienzo Rioja Crianza 2004 (13%)


On a recent trip to Barcelona, I was fortunate enough to try some wines hardly found outside of Spain. For example a Cava, Spain's version of Champagne, Sherry, and a few diffferent reds from Rioja and Duero. One Rioja I picked up in the airport on my flight back to Venice (since you cant bring liquids into the airport you're left with no choice but to buy while waiting for flights!) Marques de Arienzo, Rioja DOC is your typical in your face tempranillo. This Crianza 2004, was ruby red in color and after left to breath for a good period (in fact it tasted better the second day after I opened it) filled our noses with complex and intese cherry, leather, chocolate, cinnamon and tabacco flavors- the initial taste was bit alcoholy which is why its better left open for a bit. Warm, dry and extremly soft; salty, slightly tannic and fresh, the overall taste was pretty well balanced, but maybe a little short on persistance. Great with white or red meats or keep it true to tapas or your favorite Jambon (raw ham) and Manchango cheese, Yum!
Vote 84/100

Bene finalmente parliamo di un vino spagniolo il Marques de Arienzo, Rioja Crianza 2004.
Allora il vino proviene da una delle regioni più importanti in Spagna e precisamente la Rioja che si sviluppa nelle vallate create dal fiume Ebro esattamente un suo affluente il Rio Oja. Il distretto produce circa 1,4 milioni di ettolitri di cui l'80% è vino rosso. Il tempranillo è il vitigno principe delle zona con note fruttate e tanniche. Esiste una classificazione : Sin Crianza cioè vino non invecchiato in botte mentre Crianza indica invece che il vino ha trascorso almeno un anno in botti di rovere se rosso invece almeno 6 mesi se si parla di vini rosati o bianchi.
Il nostro vino uvaggio principalmente di Tempranillo 95% e di Graziano e Mazuelo per il rimanente 5% si presenta di color rubino tendente al granato, consistente il suo corpo.
Molto intenso e complesso al naso con grandi note eteree, di pelle, cacao, di frutta matura, tabacco e anche cannella e vaniglia. Al palato è caldo, secco e morbido; abbastanza fresco, abbastanza tannico e sapido. Ha una buona intensità ma non lunga è la sua persistenza.
Tra l'abbastanza armonico e l'armonico il suo giudizio finale. Le varie varie Tapas spagnole vanno a nozze con questo prodotto iberico.

Voto 84/100

Wednesday, August 20, 2008

Il Nero di Vignalta

Vignalta one of the few producers in the Colli Euganei region in the Province of Padova, uses rare grapes types to create fantastic wines. This hilly region (really just two or three small hills) were formed 30 million years ago from an under the sea volcano. The mixture of lava and sea life left the ground in the area, rich in minerals and perfect for coltivating grapes. Almost all the grapes are white like 'Sirio' a dry moscato and 'Agno Casto' a Pinot Bianco made only during favorable years. Reds include Rosso Riserva, a typical bordolese cut; 'Gemola' the companies main focus, and a special desert wine called ''Il Nero' made from the extremely rare Moscato di Parenzo grape. Parenzo, the city, is found on the Croatian penninsula of Istria, and the grape was probably imported at some point in time from the area. The wine reminds us of a similar Moscato di Scanzo grape found in Lombardia. Both leave the grapes longer on the vine to dry out the water inside the grape and therefor consentrating the sugars. Aromas were that of chocolate, cinnamon, spices and matured fruits. The taste reminded us of something similar to a port wine, with a good persistance and velvetness on the tongue. Definatly enjoyable since port is one of my prefered wines. We had it with a duncan hines birthday cake, but surely can be drunk with other deserts or aged cheeses.
Vote 87/100

I Vignalta sono dei produttori di vino molto capaci, le loro creatura se così le vogliamo chiamare sono tutte degne di nota. L'azienda si trova nei Colli Euganei in provincia di Padova in Veneto: le colline si sono formate circa 30 milioni di anni fa da una colata di lava e da un sollevamento del fondo marino sempre da una esplosione vulcanica. I terreni dove ci sono le colture di vite e di olivo sono così ricchi di minerali. I vini prodotti sono tanti dai bianchi come 'il Sirio' un moscato secco, all' Agno Casto un Pinot Bianco eseguito solo in annate favorevoli; ai vini rossi come il Rosso Riserva dal tipico taglio bordolese al 'Gemola' cavallo di battaglia dell'azienda prodotto da uve Cabernet sauvignon e Cabernet Franc. Dopo questa carellata di vini oserei soffermarmi però parlando di un vino rosso dolce chiamato 'Il Nero', una produzione molto ridotta ma di assoluta importanza. Il Moscato di Parenzo è l'uva principe nel 'Nero'. Parenzo città della penisola istriana, in Croazia precisamente. Uva questa molto rara sconosciuta ai molti ma di una squisitezza incredibile. Mi ricorda un suo lontano cugino il Moscato di Scanzo, ma l'impronta è sopratutto più di un vino porto che di un moscato. I profumi spaziano dalla frutta matura alle spezie come la cannella ai profumi terziari di selvatico al franco e netto sentor di cioccolato. Chiude con una bella persistenza in bocca Una piccola meraviglia che avvolge e avviluppa tutto il palato. Da abbinare a dei formaggi ma assolutamente da gustare con del cioccolato in quanto l'alcool molto presente va ad asciugare la succolenza indotta del dessert. Un piacere da provare. Voto 87/100.

Wednesday, August 13, 2008

Prosecco Sur Lie


Upon hearing about a tasting day out in Valdobbiadene, the prosecco region, we jumped at the chance to discover new wines. This fair which took place in the town of Guia, focused on proseccos 'sur lie' or Prosecco col fondo in italian, which pretty much means that they are made in the tradition 'champanoise' way of making sparkling wine. 32 producers offered up their version of this Venetian treat, as well as 11 sopressa makers (since the fair consisted of the two together) The four bottles we tried were by Mario Mattio, which offered a light and fresh but short tasting prosecco with very little bubbles; Canal Gilberto e Virgilio, which was good and mineral but also had short lasting bubbles; Vigento Vecio, my person favorite, which was delicate with slight florel hints and had slightly more resistant bubbles, and Ca' Salina, also quite florel, very dry, with a strong bread like taste. Unfortuantly prosecco isnt readily available outside of Italy, even outside the Veneto its hard to find. Its unfortuanate that its so unknown, maybe because often it is compared to champagne, the more well known and important, sparkling wine. BUt the two have nothing but fizz in common and prosecco just gets lost and pushed aside. The New York market offers very little in the way of prosecco and those that do exist are hardly some of the better brands.

Una delle zone vitivinicole più importanti nel Veneto e direi anche d'Italia e sicuramentedi cui si compone sono l'area del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene.
In provincia di Treviso per l'appunto numerosi piccoli paesi contigui uno con l'altro tessono un territorio collinare meraviglioso pieno di tradizioni e cultura.
In una domenica d'agosto ci siamo dilettati ad girovagare tra questi paesetti e curiosi come siamo abbiamo partecipato ad una Mostra-Degustazione a Guia di Valdobbiadene chiamata Prosecco col fondo e Sopressa.
Il Prosecco col fondo chiamato anche Prosecco sur lie è prodotto mediante l'aggiunta di zucchero nella botttiglia di vino base. Il vino base è il risulVigneto Veciotato della vendemmia dell'uva di Prosecco e imbottigliato nel momento cin cui si decide per l'appunto di farlo con il fondo.
Parlando con un produttore della zona mi diceva che mediamente aggiungeva circa da 1 a 1,5gr di zucchero per produrre una discreta dose di bollicine.
Va bevuto entro un anno dalla data di imbottigliamento ed è indispensabile 'scaraffarlo',cioè versarlo in una caraffa in modo da evitare l'intorbidamento dato dal sur lie.
Degustando alcuni fra i numerosi prosecchi tra cui l'az.agr. Mario Mattio, l'az. agr.Canal Gilberto e Virgilio, Az.Agr Vigneto Vecio e l'Az.Agr.Ca' Salina ci siamo fatti una idea sui profumi prettamenti fruttati di mele e pere alcuni e floreali di fiori di bianchi quasi tutti al gusto si distinguevano sopratutto i prodotti del Vigento Vecio e di Canal, quest'ultimo vincente quest'anno in questa manifestazione

Monday, August 11, 2008

Azienda Agricola Cecchini Marco

This past week here in Italy was a special due to the shooting stars that fall around this time of night every year. In the center of Mestre (the town just outside Venice) AIS held a fair called 'Calici di Stelle' or 'glasses of stars' which represented a few wine producers in the Veneto in Fruili. For 5 euros you could taste all you wanted!
One very prepared producer from Friuli we met was Azienda di Marco Cecchini. With a variety of grape types, they offer whites such as Pinot Grigio and Tove', which is also a white wine and combines Tocai Fruilana at 90% and Verduzzo at 10%. Really fresh and mineral, the Tove' carries out clean profumes of white fruit and flowers. Their red, the indiginous Refosco, was intense, complex and and soft. For a final treat they offer Verlit and Picolit. Both sweet desert wines the Verlit is made from the mertage of Verduzzo and Picolit grapes. Mature apricot and fig aromas filled our noses, while its velvet like consistancy remained on our tongues. Quite interesting and different then the normal desert wines. And if youre into grappa... they have that too.

In una bella serata d'agosto in Piazza Ferretto a Mestre si è svolta una manifestazione chiamata 'Calici di Stelle' con la collaborazione dell'A.I.S.
La manifestazione si proponeva di far conoscere al pubblico dei produttori di vino, formaggi ed olio; la fortuna ha voluto che sia la temperatura che l'umidità non fossero delle peggiori quindi era veramente gradevole trascorrere alcune ore in compagnia di amici.
Tra gli stand di vino ci siamo soffermati a lungo in quello dell'Azienda di Marco Cecchini, un personaggio molto interessante. Preparatissimo nel presentare i suoi prodotti e nello spiegare fin nei minimi dettagli alcuni particolari della vinificazione sconosciuti ai più.
Mi son veramente dilettato nella degustazione delle sue opere dal Pinot Grigio al Tovè, quest'ultimo un uvaggio fra Tocai Friulano per il 90% e il Verduzzo Friulano per il restante 10%.
Notevole veramente la freschezza e la sapidità del Tovè che si presentava con il suo giallo paglierino pulito con i profumi gradevoli di frutta bianca e fiori freschi.
Parlando abbiamo anche assaggiato il Refosco, vitigno rosso autoctono friulano di cui il nostro Marco ne andava fiero e direi con ragione perchè mi ha veramente impressionato la sua intensità, complessità e morbidezza.
Alla fine ho avuto l'onore di assaggiare un vino passito gelosamente tenuto in un frigorifero lontano da occhi rapaci. Era il Verlit un uvaggio di Verduzzo Friulano e Picolit, quest'ultimo interessantissimo vitigno autoctono del Friuli Venezia Giulia raro da trovare ma piacevolissimo da bere. I profumi del Verlit spaziavano dall'albicocca ai fichi, morbidissimo in bocca con un finale minerale e sapido interminabile.
Fantastico!
Una vera stella tra i calici.

Wednesday, August 6, 2008

'Le Difese' Tenuta San Guido


Tenuta San Guido are the guys to know. By going ouside of the box and using tradition french wines (Cabernet Sauvignon and Merlot) in a strictly Sangiovese terrior, little did they know they would stir up the wine world and create such fantastic wines. These guys created the label 'Supertuscan' and their major wine, Sassicaia, is one of the most infamous reds in existance. Since not everyone can afford the sometimes outragous prices of the Sassicaia, a more affordable bottle, 'Le Difese,' was created. Three fourths Sangiovese and one fourth Cabernet, the 2003 vintage is heavenly. With 13% alcohol, it spends 14 months in French and American oak barriques. A ruby red color and slow moving legs lets us know whats ahead. Persistant red fruit profumes are strong enough to fill the room. Upon tasting, the warm, velvety feeling makes us smile. It has a good structure, and a right amount of freshness, mineralty and alcohol. Good work guys.
Vote 90/100

Tenuta San Guido è un'ottima azienda, sono stati fra i primi ad usare differenti uve su ettari della Toscana sempre vinificati a sangiovese e questo grazie a Mario Incisa della Rocchetta e al suo fiuto impiantando barbatelle 'bordolesi' prima sui terreni di famiglia e poi nella landa chiamata Bolgheri. Questo vino fa parte di una scuderia capeggiata dal ben noto Sassicaia il famoso Supertuscan probabilmente fra i dieci vini più conosciuti nel mondo. Chiaramente ancheil prezzo è differente per una bottiglia di 'Le Difese' bastano alcune decine di euro mentre per il Sassicaia ne servono alcune centinaia per i top vintage.
Parliamo del vino ora è un uvaggio di uve Sangiovese per 80% e di uve Cabertnet Sauvignon per il restante 20%. Il colore è un rosso rubino forse un po' granato nell'unghia del bicchire sicuramente consistente e intenso il suo profumo. La sua complessità è più forte nelle note fruttate, frutta matura direi; ma anche un po' di cacao e tabacco mescolato con una vena di erbaceo. In bocca s'esprime al meglio nella sua intensità e persistenza, i tannini molto avvolgenti lo completano. Ottimo da abbinare a piatti di carne alla griglia e selvaggina.
Il 'Sassi' ha trovato un buon fratellino.
Voto 90/100

 

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